Arbitro Bancario Finanziario: decisioni, competenza e ricorso all’ABF

Corporate PrestitoSì Finance S.p.A. > Mediazione Creditizia > Arbitro Bancario Finanziario: decisioni, competenza e ricorso all’ABF
abf arbitro bancario finanziario

L’Arbitro Bancario Finanziario è un organismo di conciliazione bancaria nato per la risoluzione delle controversie che possono sorgere tra i clienti da un lato e le banche o gli intermediari finanziari dall’altro.

Quali sono i vantaggi dell’arbitro bancario e finanziario

I vantaggi nel fare ricorso ad un arbitro bancario e finanziario sono diversi. Innanzitutto, parliamo di un sistema molto più veloce rispetto a quando si ricorre al giudice. Non è necessario, infatti, chiedere l’assistenza di un legale.
Questo sistema, inoltre, permette di risolvere le controversie in un contesto estraneo al processo ordinario. Anche sotto l’aspetto economico il conciliatore bancario e finanziario è vantaggioso.

L’Arbitro Bancario Finanziario e la Banca D’Italia

Quale collegamento c’è tra l’Arbitro Bancario Finanziario e la Banca d’Italia? L’Arbitrato Bancario è un organismo autonomo. Si caratterizza, inoltre, per l’imparzialità delle sue attività e delle sue decisioni. L’Arbitro Finanziario Bancario gode del supporto della Banca d’Italia.

La struttura dell’Arbitro Bancario e Finanziario

L’Arbitro Bancario e Finanziario si compone essenzialmente di due elementi:

  • Organo decidente
  • Segreteria tecnica

L’Organo decidente svolge le proprie attività sul territorio nazionale grazie a sette collegi, attivi a Milano, Roma, Napoli, Torino, Bologna, Bari e Palermo. A seconda del domicilio dichiarato dal consumatore nel ricorso avviene la selezione.

Il collegio di Milano ha competenza per i ricorsi che riguardano: Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Veneto e Trentino Alto Adige.
Il collegio di Roma si occupa dei ricorsi relativi alle seguenti regioni: Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.
Il collegio di Napoli è impegnato nei ricorsi che riguardano Campania e Molise.

Nuovi collegi

La competenza territoriale del collegio di Torino si estende dal Piemonte alla Liguria, fino alla Valle d’Aosta. Il collegio di Bologna valuta ricorsi presentati dagli utenti con domicilio in Emilia-Romagna e Toscana. Il collegio di Bari è stato istituito per l’analisi dei ricorsi che riguardano Puglia, Calabria e Basilicata. Dei ricorsi presentati dagli utenti domiciliati in Sardegna e Sicilia si occupa, invece, il collegio di Palermo.

I collegi di Torino, Bologna, Bari e Palermo sono stati da poco inaugurati. Fino a qualche mese fa, infatti, erano presenti soltanto i collegi di Milano, Roma e Napoli. Con i nuovi collegi dovrebbe, dunque, essere più agevole gestire i vari ricorsi presentati dai clienti ed assicurare una maggiore presenza su tutto il territorio nazionale.

L’Organo decidente e la Segreteria tecnica

L’Organo decidente è formato da cinque membri. Tre dei cinque membri, tra cui il presidente, vengono nominati dalla Banca d’Italia. Un altro membro viene scelto dalle associazioni di rappresentanza dei clienti mentre l’ultimo viene selezionato dalle associazioni degli intermediari.

La Segreteria tecnica ha, invece, il compito di raccogliere la documentazione di entrambe le parti. Se lo ritiene opportuno può chiedere di integrare ulteriore materiale. Dopo aver analizzato il materiale la Segreteria deve consegnarlo al Collegio al quale spetta la decisione finale. Ricordiamo che è la Banca d’Italia ad occuparsi delle attività inerenti la Segreteria Tecnica.

Arbitro Bancario Finanziario: competenza

L’Arbitro Bancario Finanziario ha competenza in merito alle controversie che sorgono tra consumatori e banche o intermediari.

Arbitro Bancario Finanziario: decisioni

L’Arbitro Bancario Finanziario assume decisioni che non hanno lo stesso valore di quelle del giudice. Di solito, però, gli intermediari accettano quanto deciso dall’Arbitrato. In caso contrario, il loro comportamento scorretto può diventare di dominio pubblico. Infatti, è prevista la pubblicazione dell’inadempimento su due quotidiani a tiratura nazionale e sul sito ufficiale dell’Arbitro Bancario Finanziario.

L’Arbitrato Bancario Finanziario deve assumere una decisione entro 60 giorni dal momento in cui riceve le controdeduzioni dell’intermediario. Per chi non lo sapesse, la controdeduzione è un documento che l’intermediario utilizza per chiarire la propria posizione in merito alla controversia in atto. Nel caso in cui la Segreteria faccia richiesta di ulteriore documentazione allora il termine dei 60 giorni potrebbe anche allungarsi.

La Segreteria si assume l’incarico di comunicare la decisione del Collegio entro 30 giorni. Sempre entro 30 giorni l’intermediario oppure l’istituto di credito devono dare esecuzione alla decisione assunta dal Collegio. Ricordiamo che qualora una delle parti o entrambe non siano soddisfatte della decisione dell’Arbitrato è possibile ricorrere ad un giudice.

Ricorso Arbitro Bancario Finanziario

Il ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario può essere inoltrato a condizione che il consumatore abbia già cercato di risolvere la controversia con l’intermediario. In tal senso, è possibile inviare un reclamo scritto. Dall’altra parte, l’intermediario è tenuto a dare una risposta entro 30 giorni.

Il cliente deve regolarsi a seconda del comportamento degli intermediari. Se gli intermediari non replicano al reclamo oppure rispondono in un modo considerato non soddisfacente dal cliente allora c’è l’opportunità di presentare ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario.

Come presentare ricorso

Per presentare ricorso il consumatore deve scaricare un modulo che è disponibile sul sito Arbitrobancariofinanziario.it. L’unica spesa che spetta al consumatore è un versamento di € 20,00 a favore dell’Arbitro. Ricordiamo, però, che la cifra può essere rimborsata al cliente nel caso in cui il suo ricorso venga accolto e vada a buon fine.

Il consumatore può inviare il ricorso attraverso la Posta Elettronica Certificata, fax o posta alla Segreteria tecnica del Collegio competente. Ricordiamo che per comprendere qual è il collegio competente bisogna guardare alle regioni facenti parte dei sette collegi nazionali. E’ possibile, con gli stessi mezzi oppure tramite consegna a mano, inviare il ricorso a tutte le filiali della Banca d’Italia.

Ambiti di intervento del Conciliatore Bancario Finanziario

Il Conciliatore Bancario Finanziario può intervenire nel caso in cui vi siano controversie relative solo ed esclusivamente ai servizi bancari e finanziari. In tal senso, se un consumatore ha problemi ad una cessione del quinto, un mutuo o un prestito personale può presentare ricorso.

I diritti del consumatore

Il consumatore ha il diritto di inviare un reclamo scritto all’intermediario il quale deve impegnarsi a rispondere entro 30 giorni. L’intermediario, se risponde negativamente, deve informare il consumatore sulla possibilità che egli ha di ricorrere all’Arbitro Bancario Finanziario e sulle modalità attraverso cui è possibile presentare il ricorso.

La Segreteria tecnica, nel corso della procedura, è tenuta ad informare il consumatore sulle eventuali inadempienze o irregolarità del ricorso. Se la procedura si conclude, si interrompe o viene sospesa il consumatore ha diritto ad essere informato. Deve venire, inoltre, a conoscenza della decisione del Collegio e deve ottenere una copia delle controdeduzioni dell’intermediario. Tale copia deve essere inviata dalla Segreteria tecnica.

Sempre la Segreteria tecnica deve dare comunicazione dell’esito del ricorso entro e non oltre i 30 giorni dalla decisione. Se il consumatore appura la presenza di errori materiali o di calcolo deve inviare domanda alla Segreteria tecnica entro 30 giorni e chiedere la correzione della decisione. E’ fatta salva, comunque, la possibilità per il consumatore di ricorrere ai giudici e ad eventuali ulteriori strumenti legislativi per difendere i propri diritti ed interessi.

Come diventare Arbitro Bancario Finanziario

Vuoi sapere come diventare Arbitro Bancario Finanziario? Ora te lo spiegheremo. Per poter far parte di quest’organo è necessario disporre di una laurea triennale oppure fare un percorso di formazione presso uno dei tre collegi. Bisogna, in ogni caso, frequentare un corso di circa 50 ore, al termine del quale sostenere un esame.

Leggi anche che cos’è la mediazione creditizia e 15 cose che potresti non sapere sui collaboratori di mediatori creditizi.

2 Responses
  1. Buon giorno il giorno 10/11/2020 ho avuto la decisione del ricorso ABF n0504060 mi hanno dato ragione in quanto UniCredit Private di Castelfranco Emilia (mo) tranne su un prodotto bancassicurazione ARAP estinta dopo la morte di mio padre avvenuta 07/11/ 2018 da parte di un erede viene estinta il 18/12/2018 dopo numerose richieste documentali mai fornite solo quando ho fatto ricorso ABF UniCredit fa denuncia di smarrimento del documento,mi stupisce che ABF non sappia che UniCredit ha ufficio assistenza filiali UniCredit Bancassurance tramite chat interna Ticket Rimedi e vedono tutte le teste compreso gli estratti di polizza mi stato inviato da Credit Ras di questo ricorso sono rimasta molto delusa ,mi aspettavo maggior tutela per successioni e trasparenza dei documenti e mi si dice che ho il diritto al risarcimento come faccio a richiederlo non avendo il documento ? Poi mi risulta che all’interno di Banca D’Italia al suo interno ci sia un altro organo di controllo che riguarda le assicurazioni (IVAS) sui prodotti bancari e ABF non gli ha fatto controllare da questo organò perché UniCredit merita un controllo come svolge il suo operato nei confronti degli eredi non c’è trasparenza spero che Banca D’Italia lègga il mio commento e se ritiene giusto mi può rispondere anche con la mia email Galeotti Anna